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domenica 25 settembre 2016

DOMÍNICA XIX POST PENTECOSTEN - Santa Messa "Non Una Cum" gli apostati Vaticanosecondisti...


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EPISTOLA
Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Ephésios, 4, 23-28
 
Fratres: Removámini spíritu mentis vestræ, et indúite novum hóminem, qui secúndum Deum creátus est in iustítia, et sanctitáte veritátis. Propter quod deponéntes mendácium, loquímini veritátem uniusquísque cum próximo suo: quóniam sumus ínvicem membra. Irascímini, et nolíte peccáre: sol non óccidat super iracúndiam vestram. Nolíte locum dare diábolo: qui furabátur, iam non furétur; magis áutem labóret, operándo mánibus suis, quod bonum est, ut hábeat unde tríbuat necessitátem patiénti.
M. - Deo grátias.
 
Fratelli: dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità. M. - Deo grátias.
 
GRADUALE
Ps. 140, 2 - Dirigátur orátio mea, sicut incénsum in conspéctu tuo, Dómine. Elevátio mánuum meárum sacrifícium vespertínum.

  Sal. 140, 2 - Si innalzi la mia preghiera come l’incenso al tuo cospetto, o Signore. L’elevazione delle mie mani sia come il sacrificio della sera.
 
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia. Ps. 104, 1 - Confitémini Dómino, et invocáte nomen eius: annuntiáte inter gentes ópera eius. Allelúia.  
 
Allelúia, allelúia. Sal. 104, 1 - Date lode al Signore, e invocate il suo nome, fate conoscere tra le genti le sue opere. Allelúia.
 
EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 22, 1-14
 
In illo témpore: Loquebátur Iesus princípibus sacerdótum et pharisǽis in parábolis dicens: Símile factum est regnum coelórum hómini regi, qui fecit núptias fílio suo. Et misit servos suos vocáre invitátos ad núptias, et nolébant veníre. Iterum misit alios servos, dicens: Dícite invitátis: Ecce prándium meum parávi, tauri mei et altília occísa sunt, et ómnia paráta: veníte ad núptias. Illi áutem neglexérunt: et abiérunt, álius in villam suam, álius vero ad negotiatiónem suam: réliqui vero tenuérunt servos eius, et contuméliis afféctos occidérunt. Rex áutem cum audísset, irátus est: et missis exercítibus suis, pérdidit homicídas illos, et civitátem illórum succéndit. Tunc ait servis suis: Núptiæ quidem parátæ sunt, sed qui invitáti erant, non fuérunt digni. Ite ergo ad éxitus viárum, et quoscúmque invenéritis, vocáte ad núptias. Et egréssi servi eius in vias, congregavérunt omnes, quos invenérunt, malos et bonos: et implétæ sunt núptiæ discumbéntium. Intrávit áutem rex, ut vidéret discumbéntes, et vidit ibi hóminem non vestítum veste nuptiáli. Et ait illi: Amíce, quómodo huc intrásti, non habens vestem nuptiálem? At ille obmútuit. Tunc dixit rex minístris: Ligátis mánibus et pédibus eius, míttite eum in ténebras exterióres: ibi erit fletus, et stridor déntium. Multi enim sunt vocáti, páuci vero elécti.
M. - Laus tibi Christe.
 
In quel tempo Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: "Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali.  Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".
M. - Laus tibi Christe.

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