Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
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mercoledì 20 dicembre 2017

I sacramenti di Satana....

 Questo sarebbe l'annuncio di un pseudo sacerdote conciliare sul Sacramento della Confessione, si può ben dire che questi sono preti "bastardi" di satana amministranti falsi sacramenti stanici. Vergogna!!!


Il cantiere della conversione ........ Ci vuole una comunità di fratelli e sorelle con i quali fare un cammino di conversione. Il cambiamento della mia vita non è solo affar mio, non riguarda soltanto la mia esistenza e le mie scelte, ma coinvolge sempre gli altri. Non c’è conversione possibile senza qualcuno che mi apra gli occhi e che mi prenda per mano. Per convertirci abbiamo bisogno di una comunità di fratelli con cui camminare, sostenerci, comprenderci. Dio chiama sempre un popolo alla salvezza.  Il sacramento della penitenza  Per questo vogliamo rinnovare il modo di celebrare il sacramento della penitenza, rimettendo al centro la misericordia di Dio (Dio non si stanca mai di perdonarci, ricorda sempre Papa Francesco) e il cammino di conversione del cuore (che non è solo “liberarsi la coscienza”). Questo sacramento ha visto tante modalità celebrative nella storia della Chiesa e crediamo sia importante non fissarsi soltanto sulla “confessione auricolare” che abbiamo ereditato, dove al centro sembra esserci il colloquio con il prete. Mercoledì 20 a S. Giovanni e domenica 24 a Novellara celebreremo comunitariamente il sacramento della penitenza, accogliendo la Parola che ci annuncia il “giorno della salvezza” e ci racconta la misericordia senza limiti di Dio che “ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio unigenito, non per condannare, ma per salvare” (cfr Gv 3). Poi ci riconosceremo peccatori davanti a lui come il pubblicano che battendosi il petto diceva: “abbi pietà di me peccatore”. Ci metteremo in cammino, come popolo per ricevere la assoluzione personale del peccato e rinnovare la grazia del Battesimo che ci ha purificati. Infine pregheremo perché la grazia del sacramento porti frutto nelle nostre vite e nella nostra comunità e il mondo renda gloria a Dio vedendo le nostre opere. Qualcuno guarderà con sospetto questa diversa modalità celebrativa. Comprendo un po’ di smarrimento di fronte alle novità. Sarà possibile nei prossimi giorni celebrare il sacramento nel modo tradizionale grazie alla disponibilità dei sacerdoti. L’importante è che tutti apriamo il cuore alla conversione, accogliendo la grazia di questo tempo.
                                                                                                 Don Giordano

http://www.novellara.net/wp-content/uploads/2017/12/Bollettino-n.-46.pdf

martedì 12 dicembre 2017

"Oggi non solo l'Urbe e l'Italia, ma il mondo intero è minacciato".

DISCORSO ATTUALISSIMO DELL'ULTIMO PONTEFICE CATTOLICO ALL'EX AZIONE CATTOLICA ORAMAI MODERNIZZATA DALL'AZIONE NEFASTA VATICANOSECONDISTA... 
 


«Nel contemplare questa magnifica adunanza di Uomini di Azione Cattolica, la prima parola che viene alle Nostre labbra é di ringraziamento a Dio per averCi fatto dono di un così grandioso e devoto spettacolo; poi, di riconoscenza a voi, diletti figli, per averlo voluto attuare dinanzi al Nostro sguardo esultante.

Noi ben sappiamo quali minacciose nubi si addensano sul mondo, e solo il Signore Gesù conosce la Nostra continua trepidazione per la sorte di una umanità, di cui Egli, Supremo Pastore invisibile, volle che Noi fossimo visibile padre e maestro. Essa intanto procede per un cammino che ogni giorno si manifesta più arduo, mentre sembrerebbe che i mezzi portentosi della scienza dovessero, non diciamo « cospargerlo di fiori », ma almeno diminuire, se non addirittura estirpare, la congerie di triboli e di spine che lo ingombrano.

Di tanto in tanto però — a confermarCi in questa trepida ansia — vuole Gesù nella sua bontà che le nubi si squarcino e appaia trionfante un raggio di sole; segno che i nembi anche più oscuri non distruggono la luce, ma soltanto ne nascondono il fulgore.

Ed ecco ora un pacifico esercito di uomini militanti nell'Azione Cattolica Italiana; cristiani vivi e vivificatori; pane buono e insieme preziosissimo fermento in mezzo alla massa degli altri uomini; centocinquanta mila, la maggior parte padri di famiglia, che vivono il loro battesimo e si adoperano a farlo vivere dagli altri. Né siete tutti. Centinaia di migliaia di Uomini Cattolici, trattenuti da gravi motivi, sono qui presenti con l'ardore del loro spirito, della loro fede, del loro amore. Uomini maturi e di ogni condizione: dirigenti, professionisti, impiegati, insegnanti, operai, lavoratori dei campi, militari: tutti fratelli ìn Cristo, tutti uniti come in un solo palpito di un unico cuore.

Vorremmo che poteste ammirare anche voi la stupenda visione che si offre in questo momento ai Nostri occhi; brameremmo che sentiste nel profondo dell'animo con quanto amore Noi vorremmo — se fosse possibile — scendere in mezzo a voi e abbracciarvi tutti, come se foste uno solo.

Diletti figli! Voi siete venuti a Roma per festeggiare il trentennio della vostra Unione — la prima delle Associazioni Nazionali di A. C. — Cinque anni or sono, gli Uomini che convennero nell'Urbe erano settanta mila; oggi quel numero è raddoppiato ed è qualche cosa di più che un simbolo del moltiplicato fervore della vostra vita cristiana.

giovedì 7 dicembre 2017

"A questo punto non credo sussistano dubbi sul fatto che Bergoglio sia eretico formale"...

 
Rispondo volentieri all'appello di fra' Cristoforo (qui), e mi permetto due commenti. 


I. La Preghiera del Signore


Il primo commento riguarda l'intenzione - sinora paventata, ma che presumibilmente troverà realizzazione a breve - di modificare le parole della Preghiera del Signore (il Padre Nostro) in italiano. Non entro nel merito della validità della traduzione, perché ritengo che il testo attuale sia conforme alla versione della Vulgata, e che questa sia coperta dal carisma dell'inerranza, così come definito dai Sacri Canoni. Rimando al commento di San Tommaso, Expositio in orationem dominicam, art. VI. Non c'è nessuna necessità di modificare adesso il Padre Nostro, quando peraltro il livello di istruzione religiosa dei fedeli è ai mini termini: sarebbe come occuparsi dei fiori ai balconi o del colore della tappezzeria delle poltrone in un edificio distrutto da un terremoto. 

Ciò che considero cosa gravissima è la smania di novità che anima - sin dal Vaticano II - questa presunta ricerca di maggior fedeltà nei testi liturgici e della preghiera, che insinua un'idea di provvisorietà inquietante. Pare che la Chiesa abbia insegnato per secoli una preghiera che solo ora, grazie alle ben note competenze di fine esegeta e di altissimo filologo di Bergoglio, è restituita alla sua genuina traduzione. Abbiamo pregato male per secoli, abbiamo ingannato il popolo con una traduzione che falsificherebbe le parole di Cristo, abbiamo insegnato ai nostri figli a credere che il Signore ci tenta, e che la Chiesa ha sbagliato. E se ha sbagliato sul Padre Nostro, probabilmente si troveranno altre mille occasioni per rettificare presunti errori di traduzione. Era lo stesso alibi col quale ci è stata gabellata la riforma liturgica, che in materia di traduzioni postconciliari ad usum modernistarum ha raggiunto i risultati ben noti.
Verrebbe da dire che, proprio per evitare la mutevolezza di significato dei termini che inevitabilmente colpisce ogni lingua viva, la Chiesa ha voluto preservare la purezza della propria dottrina e della propria preghiera ufficiale cristallizzandola nelle immutabili parole del latino, lingua morta per il mondo, e resa sacra dal Cristianesimo. E infatti il Concilio, quel latino, l'ha abolito nei fatti, preferendogli la lingua dei carrettieri.